Ovvero: come twitter aiuta il cambiamento della nostra piattaforma di blogging
Sta tutto nel simbolo del cancelletto. In inglese il suo nome è hashtag e il relativo simbolo grafico è questo: #.
Ma cosa significa?
Provo a partire dall'inizio perché, per una migrante informatica come me, è stato piuttosto difficile capire il senso di questa terminologia. Aver studiato contabilità, inoltre, mi ha creato ancora più confusione. In partita doppia, infatti, il simbolo del #cancelletto# significa diversi ed è il termine usato nelle registrazioni contabili; gli importi di dare e avere devono corrispondere, si deve cioè contrapporre a un conto in dare il corrispettivo in avere. Se incasso 102 euro, il nome dell'operazione sarà: cassa a clienti e la cifra di 102 euro sarà uguale in dare e in avere. Ma se faccio uno sconto di 2 euro, il nome dell'operazione diventerà: cassa a # (diversi), perché in avere i conti saranno due: il conto clienti e il conto abbuoni (in dare ci saranno sempre 102 euro, in avere, nel conto clienti 100 euro e nel conto abbuoni 2 euro).
Diventa molto chiaro quindi, che questo significato del simbolo non c'entra proprio nulla con l'hashtag#cancelletto.
Vediamo ora cosa significa hashtag. In internet ci spiegano che il cancelletto si usa su twitter, per delimitare e trovare facilmente argomenti di discussione. Il termine hash significa: guazzabuglio, pasticcio, accozzaglia; nel linguaggio informatico invece ci si riferisce a una funzione matematica in grado di produrre sequenze di caratteri dalla lunghezza standard; questa operazione si può fare partendo da qualsiasi file. Il tag invece è una parola chiave.
Ora si capisce anche il simbolo del cancelletto: esso infatti ci permette, sia di accedere a informazioni definite, sia di chiudere fuori quelle che non ci interessano.
Per esempio, se qualcuno desidera inviare il proprio pensiero al presidente del consiglio Mario Monti scriverà #lodicoamonti e avrà un risultato simile a quello che si vede più sotto.
Ed eccomi finalmente arrivata a chiarire il senso del titolo. OverBlog, la piattaforma che ospita anche i miei due blog, sta organizzando il proprio futuro. In questo articolo del community manager Fabrizio Rinaldi, è spiegato in modo molto chiaro quello che si sta facendo. Si tratta di un brainstorming (in italiano: tempesta di idee, o di cervelli: quando i creativi buttano lì le idee più pazze una sull'altra per avere molto materiale su cui lavorare in seguito). Attraverso l'hashtag #futureofblogging, i bloggers che lo desiderano, possono inviare le proprie proposte migliorative tramite twitter, e leggere quelle che sono già pervenute.
Per quanto mi riguarda vorrei:
- poter scegliere la pubblicità o eliminare quella che non è attinente ai temi trattati nel mio blog;
- i video ebuzzing caricati direttamente con possibilità di togliere quelli che non desidero;
- un blog semplice e funzionale, facile da caricare;
- una piattaforma che tenga presente le esigenze di chi - blogger o utente - ha problemi di accesso legati a qualche forma di disabilità, per esempio gli ipovedenti. Quindi particolare attenzione ai colori;
- Possibilità di pubblicare nel blog e nei social network contemporaneamente;
- La presenza di etichette con cui contrassegnare i propri post.
E voi cosa vorreste dalla vostra piattaforma? Inviate le vostre idee su twitter tramite l'hashtag: #futureofblogging.
Buon brainstorming!